STORIA

Veduta aerea dello stabilimento MIVAR - Abbiategrasso (MI)

1945 – A Milano in Via Ugo Tommei 5 inizia l ‘attività costruendo piccoli apparecchi radio – VAR – ( Vichi Apparecchi Radio ) dal nome del fondatore Carlo Vichi (22 anni). Dopo un periodo artigianale di 2-3 anni,intuendo l’importanza della componentistica si specializza nel settore, fornendo l’emergente industria radio di allora, sviluppandosi nella successiva sede di Via Curtatone 12 e occupando 80 dipendenti.

1956 – L’innovativa modulazione di frequenza “F.M.” dà lo spunto per il ritorno al prodotto finito. Viene infatti progettato e costruito un originale apparecchio radio, che verrà commercializzato con il marchio “Mivar” ( Var preceduto dalla sigla ” MI ” Milano ) il cui brillante successo porterà all’ampliamento in Via Stringelli 13 e all’ occupazione complessiva di 200 dipendenti. industria radio di allora, sviluppandosi nella successiva sede di Via Curtatone 12 e occupando 80 dipendenti.

1958 – Il crescente interesse per la televisione e la maturazione della mentalità industriale, porteranno alla decisione di costruire il primo stabilimento in Via Giordani, 30 sempre in Milano, dove gradualmente si occuperanno 400 dipendenti.

all’ampliamento in Via Stringelli 13 e all’ occupazione complessiva di 200 dipendenti. industria radio di allora, sviluppandosi nella successiva sede di Via Curtatone 12 e occupando 80 dipendenti.

1963 – La concreta affermazione del prodotto Mivar e lo sviluppo della TV a colori, impongono un ulteriore passo avanti. Allo scopo viene scelta un’area in Abbiategrasso, Via Dante 45, dove verrà costruito il secondo stabilimento, che diverrà operante fra il 1968-70 occupando 800 dipendenti.
1990 – Consci della fondamentale importanza che la qualità dell’ ambiente di lavoro ha nei rapporti aziendali, ricchi di esperienza e di mezzi e col privilegio di avere a disposizione una vasta area in una città di antiche tradizioni in provincia di Milano, si inizia la costruzione del futuro insediamento della Mivar sul fronte Alzaia Naviglio di Bereguardo in Abbiategrasso.

2000 – L’opera è conclusa ma contemporaneamente un fatto clamoroso sconvolge il settore dell’elettronica: lo schermo a cristalli liquidi. Infatti apparvero sul mercato i primi TV LCD che grazie al loro aspetto, declassarono drasticamente i TV tradizionali, tanto da causarne il rifiuto. Va detto che la tecnica LCD è totalmente in mano agli USA come del resto tutta l’elettronica, che a sua volta é un suo dominio assoluto. Ebbene: perché non ci hanno concesso l’uso a giusto prezzo di questo miracolo? Perché lo hanno concesso in un modo poco chiaro all’ Asia? Attenzione! L’elettronica ha trasformato le macchine in robot, di conseguenza tutti i prodotti industriali dipendono dall’elettronica. L’elettronica è per l’industria quello che la bomba atomica è per la guerra. Comunque sia, nel 2005 la Mivar iniziò a produrre TV LCD con linee di produzione esemplari per semplicità ed efficienza, produsse qualche centinaia di migliaia di TV e li vendette con piena soddisfazione dei clienti, ma purtroppo subendo gravi perdite. A fine 2013 la Mivar ha cessato la produzione di TV ma ovviamente continua l’ impegno a garantire l’ Assistenza Tecnica indefinitamente. Sono trascorsi ormai diversi anni da quando fu chiara la fine del tubo catodico ma non quella della Mivar che,seppure disarmata da una super tecnologia elettronica, si è sempre distinta per l’ efficienza della sua organizzazione interna. Proprio durante questo periodo è avvenuto l’adattamento di speciali tavoli-sedie che realizzati per il comfort degli addetti alle linee di produzione TV, ora sono pronti per agevolare chiunque debba sedersi, rimanere seduto ed alzarsi da una sedia accanto a un tavolo.

Così la “MIVAR” ( MI lano V ichi A pparecchi R adio ) dopo 70 anni di attività nel settore dell’elettronica, continua la sua attività in un altro campo ma con lo stesso nome:  MIVAR” ( MI lano V ichi A rredi R azionali ).

descrizione tratta dal sito dell’azienda: www.mivar.it